Orchestra di Ottoni di Masterbrass

Programma gioved' 20 giugno 2019 - ore 21:00:

Direttore - Luca Capoferri

C. Monteverdi - Toccata da Orfeo
J. S. Bach - Aria dalla Suite n. 3 in re
B. Marini - Passacalio
G. Gabrieli - Canzon Primi Toni
G. F. Haendel - Sarabande
A. Lotti - Crucifixus
H. Purcell - Funeral Music for Queen Mary
G. F. Haendel - Alleluja
J. Pachelbel - Canone in re

In questo innovativo e straordinario percorso intitolato “I Promessi Sposi” il Mascoulisse Quartet, insieme all’inconfondibile voce di Sergio Isonni, riesce nell’impossiblie: dona nuova vita al capolavoro manzoniano musicandolo e interpretandolo come mai era stato fatto prima.
Gli arrangiamenti di Alberto Pedretti, che spaziano da Gabrieli a Bach, vengono eseguiti, sotto la direzione di Emanuele Quaranta dall’Orchestra di Ottoni di Masterbrass, la quale accompagna l’oratore attraverso i brani più conosciuti e sublimi del romanzo.
All’interno di questa esecuzione i personaggi prendono vita per merito dell’abilità della voce narrante che riesce a esprimere l’intera gamma dei sentimenti umani, dall’ira incosciente di Renzo fino al disperato voto di Lucia.
La natura unica, immersiva ed emotiva dello spettacolo porta l’ascoltatore a rievocare con calore i propri ricordi scolastici ma induce anche a una nuova riflessione sulla materia e, come sanno fare solo le grandi opere d’arte, sulla stessa natura umana.

L’Orchestra di Ottoni di Masterbrass nasce nel 2016 per volontà del Mascoulisse Quartet di creare un ensemble sperimentale formato da soli ottoni.
Negli anni l’Orchestra di Masterbrass è stata protagonista di molte performances, fra cui: Concerto conclusivo del Festival per Ottoni “MASterbrass” 2016-2017, lo storico Flashmob per le Mille Miglia di Brescia (con oltre 150 strumentisti), la produzione Orchestrale de “I Promessi Sposi” in collaborazione con l’attore bresciano Sergio Isonni e altre.
I musicisti dell’Orchestra sono stati formati presso la Masterbrass Academy: accademia per ottoni che forma nuovi talenti con metodologie didattiche innovative. Molti studenti hanno poi proseguito gli studi presso i conservatori italiani ed europei.